Il Poeta con le sue poesie ha voluto ricordare quadretti pittoreschi del costume e delle abitudini della gente di Foggia, a volte con una punta di nostalgia, con una sincera carica di romanticismo, con umorismo lievitato da una sincera ironia, con l'attenzione scrupolosa di "raccontare" nel linguaggio vero della sua gente, restituendo alla vita vocaboli perduti dall'uso e nel suono, tipico degli abitanti dell'antica Arpi.
Era conosciuto nel mondo culturale cittadino come il " Poeta " dialettale,
e le sue composizioni hanno travalicato anche i confini cittadini, conseguendo premi e riconoscimenti in continuità.
Sono i costumi, le situazioni, le immagini e i sentimenti che sembravano
scomparsi per sempre, che riprendono vita nel dialetto poetico del Poeta
Raffaele Lepore. Foggia è ritornata viva nel culto di una lingua a
cui il Poeta ha restituito freschezza e colore e che, grazie a lui, è diventato documento di umanità e di cultura che il " progresso " non può uccidere.
( dalla prefazione del suo ultimo libro)
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TARGA D'ORO SALINIS 1973 PREMIO LETTERARIO DAUNIA VERDE 1980 3° CONCORSO NAZIONALE U.BOZZINI-LUCERA 2° CONCORSO NAZIONALE U.BOZZINI-LUCERA
I° CLASSIFICATO I° CLASSIFICATO II° CLASSIFICATO CON LA POESIA II° PREMIO CON LA POESIA
CON LA POESIA "U VICHE D'A CHIAZZETTE" CON LA POESIA "DOJE PIUME" "FACI'TELE CANDA'" " ALBA D'AGOSTO"
dal libro: I TIMBE SO' CAGNATE dal libro: I TIMBE SO' CAGNATE dal libro: I TIMBE SO' CAGNATE dal libro: I TIMBE SO' CAGNATE
CONCORSO NAZIONALE -RIONERO IN VULTURE
I° PREMIO CON LA POESIA
"TE NE SI' JUTE"
dal libro: I TIMBE SO' CAGNATE